Gravi irregolarità in alcune Rsa piemontesi: secondo i dati dei Nas, il 38% delle irregolarità in Italia riscontrate riguarda proprio le norme anticovid di cui abbiamo purtroppo conosciuto l’importanza in questi mesi di emergenza. Dalle circa 2mila ispezioni compiute è emersa una situazione di irregolarità diffusa nel 15% dei casi.
In particolare, in Piemonte sono state chiuse per gravi carenze igienico-sanitarie due strutture e di una terza sono stati denunciati i gestori. In una Rsa in provincia di Cuneo dieci dei tredici ospiti presenti sono risultati positivi al Coronavirus e sono stati trasferiti in ospedale. Ci auguriamo che, attraverso l’intensificarsi dei test sugli ospiti e sugli operatori delle strutture e attraverso la costante vigilanza, casi come quello della provincia di Cuneo non si verifichino più. È evidente che il rispetto scrupoloso dei protocolli anti-Covid è ancora più importante nelle Rsa che rischiano di diventare dei focolai per eccellenza della trasmissione del #virus.
Al di là delle operazioni dei Carabinieri, a cui va il nostro ringraziamento, è necessario tenere alta l’attenzione sul rispetto delle norme anti contagio e intensificare le misure di #prevenzione da parte di chi gestisce queste strutture. Inoltre, episodi del genere sollecitano l’opportunità di potenziare la rete socio-sanitaria territoriale, privilegiando la domiciliarità nell’assistenza dei soggetti più fragili.
(i parlamentari piemontesi del MoVimento 5 Stelle)