D’Arrando (M5S): intervento mozione su iniziative a prevenire e contrastare ogni forma di violenza contro le donne

📌 𝐕𝐈𝐎𝐋𝐄𝐍𝐙𝐀 𝐒𝐔𝐋𝐋𝐄 𝐃𝐎𝐍𝐍𝐄: 𝐈𝐍 𝐈𝐓𝐀𝐋𝐈𝐀 𝐂𝐈𝐑𝐂𝐀 𝐎𝐆𝐍𝐈 𝐃𝐔𝐄 𝐆𝐈𝐎𝐑𝐍𝐈 𝐔𝐍𝐀 𝐃𝐎𝐍𝐍𝐀 𝐕𝐈𝐄𝐍𝐄 𝐔𝐂𝐂𝐈𝐒𝐀 Un totale di vittime che supera quelle provocate dalla mafia. Quasi 7 milioni le donne che hanno subìto una forma di abuso, spesso tra le mura domestiche. Contesti violenti che mostrano ai giovani modelli di comportamento e di relazione sbagliati e pericolosi che, però, vengono percepiti come normali, interiorizzati e, talvolta, assunti anche da loro. Infatti il 17% dei ragazzi controlla di frequente lo smartphone della fidanzata, per verificare messaggi e chiamate. In 3 casi su 4, la ragazza decide di perdonare questi comportamenti. Quando parliamo di #violenza, parliamo di un fenomeno complesso che può manifestarsi in ogni ambito della vita: al lavoro, a scuola, per strada, in famiglia, negli ospedali. Con la legge #CodiceRosso abbiamo acceso finalmente i riflettori su un fenomeno in costante crescita e le vittime ora vengono ascoltate entro 3 giorni dalla denuncia. C’è poi un tipo di violenza psicologica tra le più diffuse, soprattutto tra le donne giovani e con titoli medio alti: è lo #stalking. Si stima che il 21,5% (pari a 2 milioni 151 mila) delle donne fra i 16 e i 70 anni abbia subìto comportamenti persecutori da parte di un ex partner nell’arco della propria vita, il 10,3% (pari circa 2 milioni 229mila) lo subisce da parte di altre persone. Il 78% delle vittime non si è rivolta ad alcuna istituzione e non ha cercato aiuto presso servizi specializzati. Ed è proprio per questi dati, per le storie che continuiamo a sentire e vedere, che dobbiamo continuare a garantire adeguate risorse, non solo economiche, per sostenere e rafforzare l’attività fondamentale che svolgono i centri antiviolenza, puntando al potenziamento della formazione delle persone che lavorano nella rete di sostegno alle donne vittime di violenza, oltre al supporto psicologico sia per le vittime, sia per gli autori di reato, attivando percorsi di recupero psicologico per ridurre la possibilità di recidiva. Ma il nostro impegno deve mirare soprattutto alle generazioni future, attraverso la formazione nelle scuole sull’educazione alla parità di genere e all’affettività, per fare in modo che i giovani di oggi siano degli adulti migliori in futuro.MoVimento 5 Stelle MoVimento 5 Stelle Camera

Pubblicato da Celeste D'Arrando su Lunedì 11 novembre 2019

Un totale di vittime che supera quelle provocate dalla mafia. Quasi 7 milioni le donne che hanno subìto una forma di abuso, spesso tra le mura domestiche. Contesti violenti che mostrano ai giovani modelli di comportamento e di relazione sbagliati e pericolosi che, però, vengono percepiti come normali, interiorizzati e, talvolta, assunti anche da loro. Infatti il 17% dei ragazzi controlla di frequente lo smartphone della fidanzata, per verificare messaggi e chiamate. In 3 casi su 4, la ragazza decide di perdonare questi comportamenti.

Quando parliamo di #violenza, parliamo di un fenomeno complesso che può manifestarsi in ogni ambito della vita: al lavoro, a scuola, per strada, in famiglia, negli ospedali. Con la legge #CodiceRosso abbiamo acceso finalmente i riflettori su un fenomeno in costante crescita e le vittime ora vengono ascoltate entro 3 giorni dalla denuncia.

C’è poi un tipo di violenza psicologica tra le più diffuse, soprattutto tra le donne giovani e con titoli medio alti: è lo #stalking. Si stima che il 21,5% (pari a 2 milioni 151 mila) delle donne fra i 16 e i 70 anni abbia subìto comportamenti persecutori da parte di un ex partner nell’arco della propria vita, il 10,3% (pari circa 2 milioni 229mila) lo subisce da parte di altre persone. Il 78% delle vittime non si è rivolta ad alcuna istituzione e non ha cercato aiuto presso servizi specializzati.

Ed è proprio per questi dati, per le storie che continuiamo a sentire e vedere, che dobbiamo continuare a garantire adeguate risorse, non solo economiche, per sostenere e rafforzare l’attività fondamentale che svolgono i centri antiviolenza, puntando al potenziamento della formazione delle persone che lavorano nella rete di sostegno alle donne vittime di violenza, oltre al supporto psicologico sia per le vittime, sia per gli autori di reato, attivando percorsi di recupero psicologico per ridurre la possibilità di recidiva. Ma il nostro impegno deve mirare soprattutto alle generazioni future, attraverso la formazione nelle scuole sull’educazione alla parità di genere e all’affettività, per fare in modo che i giovani di oggi siano degli adulti migliori in futuro.

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